Intervista speciale ad Andrea Speziali
Andrea Speziali è un: artista, critico d’arte, compositore, ma anche perito e CTU presso il Tribunale di Rimini. Uno dei più importanti esperti dell’Art Nouveau con un dottorato all’Accademia di Belle Arti a Urbino. Nel 2010 ha pubblicato “Una stagione del Liberty a Riccione” incentrata sull’artista Marko Vucetich, su cui crea una mostra monografica al Castello di Marostica nel 2012. Nel 2011 ha ideato il progetto “Romagna Liberty”, di cui ha curato la mostra e il catalogo. Tra le innumerevoli esposizioni a cui ha partecipato riconosciamo sicuramente: la partecipazione alla 54^ Esposizione Internazionale d’Arte nella Biennale di Venezia, ma anche l’esposizione alla 14^ Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Nel 2014 ha creato il portale web “Italia Liberty”, in occasione del cosiddetto anno del Liberty. Attualmente ricopre inoltre il ruolo di Presidente dell’associazione Italia Liberty.
Nascita: 28 settembre 1988, Rimini
Istruzione: Accademia di Belle Arti (2014), Urbino
Altezza: 1,8 m
Genitori: Rodolfo Speziali, Daniela Pesaresi
Fratelli e sorelle: Mattia Speziali
Capelli: biondi
Organizzazione fondata: Italia Liberty
Premi: Premio internazionale Rimini ― Europa in the World
Libri: Una Stagione del Liberty a Riccione, Romagna Liberty, Mario Mirko Vucetich
Come mai hai deciso di intraprendere la carriera artistica?
Sin da piccolo mi è stata attribuita una dote straordinaria per disegno e pittura, una capacità che non si può acquisire negli anni. Giunto alle scuole superiori, ho deciso di intraprendere il percorso scolastico presso l’Istituto Federico Fellini, dove ho potuto sviluppare il mio talento nel dipingere e disegnare grazie ai miei insegnanti e dove attualmente, a mia volta, sono docente. A scuola ho potuto partecipare al progetto per il profumo Shark con la professoressa di discipline plastiche Calliope, che mi ha permesso di dare sfogo al mio talento. Il prototipo è stato esposto presso la celebre Villa Benito Mussolini di Riccione, dove è stato selezionato per essere prodotto. Da quel momento la mia passione per l’arte si è consolidata al punto che ho deciso di farne la mia professione. Uno dei suoi sviluppi è stata la partecipazione a un’interessante iniziativa a Riccione: ho esposto un’opera per ogni hotel della città, per un totale di circa 30/40 dipinti, molti dei quali sono stati acquistati.
Tra le tue innumerevoli esposizioni, una delle più importanti è sicuramente quella della 54^ esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Vuoi raccontarci del tuo intervento artistico?
La mia partecipazione alla Biennale nasce da un incontro avvenuto nel 2008-2009 con Vittorio Sgarbi, che ha notato alcune mie pubblicazioni come critico specializzato nell’ambito dello stile Liberty e si è interessato ai miei lavori artistici. Mi ha poi invitato a esporre alla Biennale di Venezia, dove ho presentato la scultura Totem, una scultura in gesso alta 1.70 m che inizialmente doveva essere una lampada riccamente decorata. Per motivi di peso, è stata trasformata in un totem realizzato a pezzo unico con un gesso molto pregiato. Ora la scultura è parte di una collezione privata.
Cosa vuoi esprimere nelle tue opere?
Io penso che l’arte oggi sia diventata un business che lascia spazio a chiunque sia bravo a creare un piano marketing, tant’è che anche artisti sconosciuti riescono ad affermarsi. Per me invece l’arte è qualcosa di astratto, deve partire da una necessità personale che si sviluppa tutti i giorni in maniera diversa e non seguire le norme del mercato. Anche perché altrimenti il rischio è quello di snaturare il proprio ruolo di artista e andare a perdere la magia, rendendosi una sorta di “prostituta” alla mercè delle logiche commerciali.
Dove Nasce la tua esperienza e la tua passione per il Liberty?
Tutto nasce a Villa Antolini a Riccione quando avevo 16 anni: sono rimasto affascinato dalla visione della Villa illuminata nella notte, ho bussato alla porta e mi hanno permesso di visitarla. Sono rimasto talmente colpito da quello che ho visto che ho deciso di parlare di questo argomento nella tesina di maturità. Credo che nessuno a Riccione l’avesse mai considerata fino in fondo, io invece ne ho potuto scoprire gli elementi più nascosti e interessanti. Tra le cose di cui sono venuto a conoscenza c’era la storia dell’artista vicentino Mirko Vucetich, su cui ho realizzato diverse pubblicazioni. È stato entrando a contatto con l’edificio che mi sono letteralmente innamorato dello stile Liberty, tanto che ho iniziato ad approfondire tutte le sue sfaccettature raccogliendo più di 300mila immagini che ho poi inserito in un vasto database di mia creazione. Si tratta di uno stile che ho studiato sia da un punto di vista artistico che filosofico, il che mi ha fatto diventare un punto di riferimento a livello scientifico e accademico sul tema. Tanta gente tende a sottovalutare e mal interpretare le manifestazioni di questo stile, io al contrario le trovo estremamente affascinanti.
Tra i tanti progetti a cui hai partecipato c’è stato un passaggio inedito alla musica, con un album dal titolo “Inedito Novecento”. Come mai hai scelto di approcciarti alla musica dopo le innumerevoli esperienze nell’arte figurativa?
Penso di avere un buon orecchio, nato anche grazie all’ascolto delle opere di Ennio Morricone. Quindi ho deciso di sperimentare con la musica, realizzando l’album “Inedito Novecento” per raccontare l’omonima mostra, un viaggio dal punto di vista di un artista.
Prossimi progetti in cantiere?
Beh, ho deciso di concentrarmi maggiormente sull’attività artistica: voglio continuare il mio percorso di perito e CTU di arte Liberty, ma voglio accantonare, per il momento, la carriera in ambito critico. Tra i miei prossimi progetti c’è sicuramente quello di creare l’NFT più grande al mondo dal titolo “My life”, composto da 500mila immagini assemblate tra loro per ripercorrere il mio percorso artistico.
Di Luca Sacchetto e Carlotta Beccari