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MISTERO DEL LIRICO

MISTERO DEL LIRICO

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A seguito dell’articolo nel numero scorso siamo riusciti a intervistare l’assessore alla cultura di Milano Massimiliano Finazzer Flory, e qui iniziano i misteri. Ma prima un breve riassunto. Il Teatro Lirico, uno dei principali teatri d’Italia, è stato oggetto di un concorso vinto dalla cordata del patron Gianmario Longoni e con il progetto dell’architetto Luciano Maria Colombo ben 11 anni fa. Da allora in un susseguirsi di interruzioni e ricorsi il teatro è sempre stato praticamente in stato di abbandono. Finalmente questa estate i lavori erano ripresi con la promessa di terminare entro 24 mesi, ma come scrivevo nel numero precedente, improvvisamente i lavori si sono di nuovo interrotti. Ecco l’inizio delle stranezze inspiegabili. L’architetto Colombo, rintracciato telefonicamente, ci ha promesso un’intervista al suo rientro dall’estero. Mentre Gianmario Longoni inaspettatamente irrintracciabile. Al contrario, l’assessore alla cultura di Milano, durante la mia intervista che verteva su vari argomenti che riguardavano la cultura di Milano mi ha risposto in maniera esauriente su tutto ma, affrontando l’argomento Lirico, è stato sicuramente imbarazzato. Vi riporto le sue parole tratte dall’intervista che troverete in maniera integrale su youtube:

Domanda Ci racconti quali saranno i progetti culturali importanti per il prossimo anno?

Risposta La citta sta cambiando, e sempre stata la città capace di produrre tanta e buona cultura. Milano è avviata da oggi al 2015 e ha uno sviluppo sempre più progressivo. Prima di tutto, bisogna lasciare le grandi opere. Partiamo dal 6 dicembre, museo del 900, più di 4000 metri, 4 piani, un cinema, 380 capolavori, grandi artisti. Un museo che parla della nostra identità e che Milano aspetta da almeno 40 anni. Ma ricordiamo che Milano è la capitale dello spettacolo dal vivo con il Teatro La Scala, 22 teatri di prosa convenzionati, abbiamo un offerta che non appare in Italia.

Domanda Per quanto riguarda l’EXPO 2015 a Milano, il suo assessorato pensa a progetti pluriennali per avvicinarsi all’evento?

Risposta Abbiamo da poco inaugurato la mostra “Il pianeta ha bisogno di te”. E’ una mostra scientifica per parlare di alimentazione, di cibo, di acqua, di ecologia. La mostra che prepara la città alla grande sfida ambientale del 2015. Vi anticipo che a gennaio sarà la mostra di Arcimboldo, un grande artista, che raffigura la cultura. Oppure la mostra di Sesan in autunno del 2011 con delle nature morte.

Domanda Può commentare la situazione delle sale permanenti a Milano, cominciando dalle sale cinematografiche del centro, che si stanno svuotando dei contenuti, trasformandosi in attività diverse dai quelle per cui sono nate?

Risposta Certo, siamo preoccupati. Purtroppo i cinema soffrono che i rendimenti delle sale affittate altrove per altri interessi sono molto superiori. Il cinema non produce più ricchezza per un’impresa e, quindi, si convertono in altre attività. Penso che alcuni cinema del centro devono essere come le botteghe storiche oppure ci dovrebbe essere un fondo nazionale o regionale per tutelare quelli cinema di significato estetico o culturale. Vorrei mettere in disposizione un nuovo cinema in corso Magenta. Se c’è qualche imprenditore interessato a lavorare con il comune, è un’opportunità da accogliere. Non dobbiamo, comunque, dimenticare l’importanza del cinema oggi. Allontaniamo la gente dalla cattiva televisione, portiamo le persone a socializzare.

Domanda La notizia shock che è arrivata alcuni giorni fa sulla possibile chiusura del Teatro Smeraldo a causa di un cantiere infinito. Non pensa che questo possa essere un grave danno alla cultura?

Risposta Per quanto riguarda il Teatro Smeraldo che è una gloria, ha sofferto, ha subito le trasformazioni urbane dell’aria, stiamo cercando le strategie vincenti e spero che questa vicenda finisca rapidamente in modo positivo.

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Domanda Qualì è la situazione del Teatro Lirico?

Risposta Abbiamo ereditato questa vicenda. Se fosse stato l’assessore 10 anni fa, probabilmente questo teatro non avrei messo sul mercato ma lo avrei dato alla direzione del balletto, in quanto, a Milano non ci sono teatri del balletto e della danza contemporanea. Ma le cose sono andate così e stiamo monitorando strettamente l’impresa che sta lavorando all’interno del teatro e abbiamo avuto delle rassicurazioni interessanti. Ho delle lettere scritte in cui in agosto, entro l’estate, la sala e il palcoscenico saranno completati. Purtroppo per colpa della crisi c’è stato un rallentamento generale e, quindi, tante imprese si sono trovate in difficoltà. L’impresa ci ha mandato il programma, e noi fino a quella data non possiamo che attendere. Aspettiamo fiduciosi e ad agosto sapremo la risposta.

Cari lettori, cosa si nasconde dietro questi strani silenzi? Vi ricordo che il Teatro si trova in via Larga accanto al Duomo ed è un patrimonio di tutti noi e che non dobbiamo dimenticare. Sarà il mio impegno a seguire questa triste vicenda.

YULIA SHESTERNIKOVA

 

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