Miroglio Textile verso il materiale riciclato
La società dell’italiana Miroglio Textile annuncia che, entro il 2015, produrrà il 100% dei suoi fili in poliestere riciclato proveniente da bottiglie e non più in poliestere vergine. Un’evoluzione consentita dal nuovo sistema “Newlife” presentato al salone Expofil.
Realizzato a partire da bottiglie già utilizzate, “provenienti al 100 % dall’Italia”, il procedimento offre nuove prospettive al Gruppo Miroglio. “Newlife” poggia su diverse partnership orizzontali concluse con due aziende anch’esse italiane, Demap e Dentis: la prima per il recupero delle bottiglie, la seconda per la raccolta e la trasformazione di queste in polimeri.
Alla fine, trenta bottiglie da 1,5 litri forniscono 2,4 tonnellate di filo “Newlife”, e riducono gli effetti inquinanti della produzione in modo sensibile. Infatti, il processo dovrebbe permettere di risparmiare ben 72.000 tonnellate di plastica, 1,3 miliardi di litri d’acqua e 90.000 tonnellate di CO² in tre anni.
“Il passaggio a “Newlife” per tutti i nostri fili in poliestere è semplicemente logico dal punto di vista commerciale”, dichiara Stefano Cochis, direttore generale delle Filature Miroglio e fondatore del progetto “Newlife”. ““Newlife” è una piattaforma incredibilmente flessibile, che permette un gran numero di applicazioni e di performance con dei livelli di qualità tanto elevati almeno quanto quelli dei fili in poliestere vergine, ma con un risparmio sostanziale, per l’ambiente, in termini di risorse e costi”.
La Miroglio Textile nasce nel 1947 ad Alba (CN), città piemontese in cui ancor oggi mantiene la propria sede. Le Filature Miroglio ne sono da quasi trent’anni la divisione storica per quanto riguarda la produzione di filo continuo in poliestere e di filo discontinuo in cotone e viscosa.