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Usura, sovraindebitamento e ludopatia

Usura, sovraindebitamento e ludopatia

Redazione
  • Ne parliamo con l’Avv. Angela Franchini di Matera, presidente dell’Associazione Sviluppo e legalità
avvocato Angela Franchini

Ecco la fiera con la coda aguzza,
che passa i monti e rompe i muri e l’armi!
Ecco colei che tutto ‘l mondo appuzza!
(Inf. XVII 1-3)

 

 

 


Sin dall’antichità l’usura era considerata tra le pratiche più odiose. Gia’ Dante Alighieri nel canto XVII della Divina Commedia cita gli usurai, quali esseri disgustosi  che compiono violenza contro Dio, la natura e l’arte. Il sommo poeta li colloca nel terzo girone del VII cerchio dell’inferno, rappresentandoli  seduti sulla sabbia arroventata da pioggia di fiammelle con al  collo una borsa, simbolo del loro reato: quello di arricchirsi alle spalle di povere creature, vittime della malasorte. L’usuraio  è, infatti colui che, approfittando dello stato di bisogno di persone che si ritrovano per cause di vario tipo  in difficoltà economiche, lucra sulle loro disgrazie, fragilità, malattie e fallimenti. Negli ultimi anni si è registrato anche un aumento considerevole del ricorso ai prestiti “ a strozzo” alle vittime del gioco d’azzardo, dovuto  all’espandersi dell’offerta di giochi e scommesse online.

“L’usura umilia e uccide, è un male antico e purtroppo ancora sommerso che  come un serpente,strangola le proprie vittime.” Con queste parole Papa Francesco ha espresso la sua condanna nei confronti dell’usura invitando alla prevenzione e a una educazione ad uno stile di vita sobrio, che sappia distinguere ciò che è superfluo da ciò che è necessario e che responsabilizzi a non contrarre debiti per procurarsi cose alle quali si potrebbe rinunciare.

Nell’ordinamento giuridico italiano l’usura è contemplata nell’art. 644 del codice penale e recita: “Chiunque, fuori dei casi previsti dall’art, 643, si fa dare o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, in corrispettivo di una prestazione di danaro o di altra utilità, interessi o altri vantaggi usurari (1448c.c.,1815 c.c.), è punito con la reclusione da 2 a 10 anni e con la multa da euro 5.000 a euro 30.000”.

L’usura bancaria costituisce all’interno dell’art. 644 c.p., una forma aggravata di usura in ragione del collegamento funzionale tra lo svolgimento stabile dell’attività professionale da parte di istituti di credito e intermediari finanziari e l’erogazione del denaro; ed è, proprio, in quest’ambito che si pongono spinose questioni inerenti la verifica del superamento del tasso d’interesse legale. Per capire se il tasso configura un caso di usura bancaria bisogna far riferimento a quanto stabilito nella legge 108 del 1996 che all’art.2 introduce e il cd tasso soglia d’usura (TSU). Il costo del denaro, infatti, deve essere contenuto entro tale limite(TSU) pubblicato trimestralmente sulla Gazzetta Ufficiale, e viene determinato dal legislatore sulla base del tasso effettivo globale medio applicato dagli istituti di credito e rilevato ogni tre mesi dalla Banca d’Italia. L’intervento del legislatore con la legge 108/96 ha contribuito così ad ampliare l’ambito di applicazione del reato di usura, infatti esso non è contemplato più solo nei casi in cui sussista lo stato di bisogno del quale taluno abbia approfittato conseguendo vantaggi per sé o per altri, ma sussiste ogni qualvolta il tasso soglia d’usura venga superato.

Dalla mia esperienza ventennale in materia di usura posso constatare che sono stati compiuti passi da gigante rispetto al passato soprattutto per quanto concerne l’usura bancaria . Certamente la legge 108/96 ha aperto ampi spazi di riflessione e approfondimento, ma siamo ancora lontani dalla risoluzione del problema, soprattutto perché il consumatore che costituisce la parte debole della trattativa ha pochi mezzi a disposizione per affrontare cause e perizie a volte molto costose. In primo luogo, per quanto riguarda il reato di usura  è molto difficile dimostrare di essere vittima di tale reato.  Una specie di probatio diabolica rende complicato trovare le prove e la documentazione adeguata . Uscire dal tunnel è molto difficile, ma non impossibile per questo esistono le associazioni e fondazioni antiusura che operano gratuitamente su tutto il territorio nazionale ma che spesso sono poco conosciute. Queste hanno il compito di ascoltare, aiutare, sostenere le persone e le famiglie vittime di usura e sovraindebitate. Penso che l’azione più utile e proficua che possa fare un’associazione come quella di cui sono presidente da circa dieci anni, sia soprattutto, lavorare sulla prevenzione ovvero sull’informazione e la formazione a partire dalle scuole per inculcare la cultura dell’uso responsabile del denaro e della legalità; spiegare il corretto uso degli strumenti finanziari per non cadere nei trabocchetti della finanza legale e illegale. L’associazione  si fa portavoce del grido di aiuto che arriva da chi non riesce ad onorare i debiti e che, per inesorabile necessità, si piega alle offerte di denaro sporco e quindi si trova nella difficoltà o impossibilità di denunciare l’illecito sopruso.


Un’altra piaga dei nostri giorni  è la cosiddetta ludopatia o gioco d’azzardo patologico. Con l’acronimo  G.A.P. si suole definire una dipendenza da comportamento legata al gioco d’azzardo patologico. Finalmente dopo molte battaglie delle associazioni e fondazioni antiusura, rientra tra le patologie riconosciute nei LEA (livelli essenziali di assistenza sanitaria). Purtroppo, soprattutto in tempi di crisi economica, sempre più persone sperando in facili vincite di denaro, tentano la fortuna giocando alle slot machine o semplicemente acquistando i cd gratta e vinci di cui sono pieni i nostri tabaccai e non solo. Il dilagare di questa pratica ha portato molte persone a cadere nella dipendenza da gioco, ovvero ad ammalarsi di un disturbo compulsivo complesso che distrugge la vita di coloro che inconsapevolmente entrano in un tunnel dal quale è difficile uscire. Questa dipendenza detta anche addiction, al pari delle dipendenze da sostanza assorbe completamente la vita del giocatore inducendolo a trascurare gli affetti, il lavoro, e soprattutto lo induce a indebitarsi ricorrendo anche a prestiti usurari, in quanto il denaro non gli basta mai, per cui, non riuscendo più ad onorare i pagamenti è costretto ad entrate in un circuito di prestiti illegali, rischioso per sè e per i propri familiari. Infatti, il più delle volte sono proprio i familiari più stretti delle vittime, le mogli o le mamme dei giocatori a rivolgersi alle associazioni per chiedere aiuto. L’aiuto consiste innanzitutto nell’ascolto dei familiari e delle vittime, con un intervento a rete di più professionisti dallo psicologo che si occupa del disturbo compulsivo del giocatore, all’avvocato che affronta le problematiche di natura legale. Ogni caso è diverso dall’altro e tutte le problematiche vengono affrontate da professionisti che offrono volontariamente la propria consulenza.

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Uscire dal tunnel è molto difficile, ma non impossibile per questo esistono le associazioni e fondazioni antiusura che operano gratuitamente su tutto il territorio nazionale ma che spesso sono poco conosciute. Queste hanno il compito di ascoltare, aiutare, sostenere con tutti i mezzi a propria disposizione le persone e le famiglie che si rivolgono, purtroppo, spesso arrivano, quando la situazione è così degenerata che diventa difficile un intervento di qualsiasi natura. Penso che l’azione più utile e proficua che possa fare un’associazione come quella di cui sono presidente da circa dieci anni, sia soprattutto, lavorare sulla prevenzione ovvero sull’informazione e la formazione a partire dalle scuole per inculcare la cultura dell’uso responsabile del denaro e della legalità; spiegare il corretto uso degli strumenti finanziari in circolazione a partire dalle carte di debito e di credito per arrivare a quelli più complessi per non cadere nei trabocchetti della finanza legale e illegale. L’associazione antiusura Sviluppo e legalità si sostiene grazie a piccoli contributi dei soci, è una < no profit > per cui si fonda sul volontariato, infatti, è iscritta nel registro delle associazioni di volontariato della regione Basilicata. Accettiamo donazioni e il 5 per mille.


L’associazione Sviluppo e Legalità si trova a Matera con sede legale in via Roma 76 e sede operativa in via Ugo la Malfa ,106 ed opera su tutto il territorio nazionale.

PER il 5 per mille C.F. 93046081771
PER le donazioni IBAN IT81N 053 8716 1000 0000 977 341

telefono 393/1781724
Mail: angela.franchini@yahoo.com

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