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Il lusso “made in Italy” passa alla Cina

Il lusso “made in Italy” passa alla Cina

Redazione

2013_08_22_ferretti-yacht-ds_241-676x450_rsz_crp_crpDalle auto alle calzature al cibo raffinato, il marchio del ‘Made in Italy’ si presenta da sempre come garanzia di qualità e abilità nella lavorazione, una fonte di orgoglio nazionale. Tuttavia, a causa del doloroso stato dell’economia, la situazione potrebbe cambiare.

Una alla volta, le grandi firme italiane stanno cadendo in mani straniere e il marchio ‘Made in Italy’ è ora nel mirino degli investimenti cinesi.

Oltre al prestigio dato dai famosi marchi italiani, acquisti di questo tipo sono ottimi per soddisfare le esigenze del mercato interno. In Cina, i prodotti provenienti dal Nord America e dell’Europa, sono estremamente richiesti. A causa dei numerosi dubbi e problemi legati alla qualità degli articoli cinesi, facoltosi uomini del colosso asiatico, spesso arricchiti con la corruzione, decidono di acquistare marchi di lusso dall’Occidente, per esibire la loro opulenza.

Ecco alcuni importanti marchi italiani, ora in mano dei Cinesi:

1. Il Gruppo Ferretti, produttore di yacht di lusso, controlla otto marchi: Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Bertram Yacht, Inc., Riva S.p.A., Mochi Craft, Crn, e Custom Line. Nel gennaio 2012, la Ferretti è stata acquisita dalla cinese Weichai Holding Group Co., compagnia a gestione statale, affiliata della Shandong Heavy Industry Co., Ltd., il maggior produttore cinese di bulldozer.

2. La maggioranza delle azioni del produttore di auto di lusso De Tomaso Automobili Spa è stata venduta nel febbraio 2012 alla casa italiana Car Luxury Investment, una compagnia del gruppo di investimento cinese Hotork.

3. La Norcineria Fiorucci, produttore leader di salumi, inclusi Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele e Mortadella Bologna, sarà presto cinese. Fiorucci era stata acquistata, nel gennaio 2011, dalla spagnola Campofrio Food Group, con base a Madrid. Tre anni prima, la Campofrio si era unita alla statunitense produttrice di carni Smithfield, che la cinese Shuanghui International Holdings è pronta a comprare. Il 24 settembre, gli azionisti del Gruppo Smithfield voteranno sull’acquisizione da 7,1 milioni di dollari – che costituirebbe la più grande acquisizione della storia – di una compagnia americana da parte di una cinese.

4. Il marchio della moda italiana Miss Sixty – che annovera al suo interno i marchi Energie, Killah, Refrigiwear, and Murphy & Nye – è stato acquisito nel 2012 da Trendy International Group. Trendy ha sede a Guangzhou, nel Sud della Cina.

5. La prestigiosa casa di moda italiana Cerruti – meglio conosciuta per i suoi abiti da uomo in lana e per il profumo 1881 – è stata venduta, nel dicembre 2010, alla Li & Fung Group’s Trinity. La compagnia, con sede a Hong Kong, ha acquistato la Cerruti per 70 milioni di dollari.

6. Desmo, produttore Toscano di eleganti borse e portafogli in pelle, è ora di proprietà della cinese Sara Lin, ex Suping Lin.

7. Benelli, produttori di motocicli da quasi 100 anni, è ora di proprietà del Gruppo Qianjiang, con sede a Wenling, Cina.

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8. In una transazione completamente in contanti, il produttore di impianti e macchine per il cemento con sede a Milano, Cifa Spa, è stata acquisita da un consorzio formato da Changsha Zoomlion Heavy Industry Science e Technology Development Co.

L’ondata di acquisti da parte della Cina sembra mirare non soltanto al settore manifatturiero. L’interesse cinese si è recentemente rivolto all’area toscana del Chianti, con l’acquisto della prima azienda agricola del Gallo Nero.

Anche gli immobili di lusso italiani sono in vendita, con siti internet cinesi come Juwai.com e Propgoluxury.com, che offrono costose proprietà in conosciutissime aree turistiche, in Italia e nel mondo.

Per i potenziali acquirenti: l’Italia è in vendita.

Redazione online Fonte TheEpocheTime

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