Distributori automatici con cibi sani e di qualità: a Milano parte il progetto EAT
Alimentazione sana: e se dai distributori automatici potessimo scegliere cibi più sani? La caratteristica di queste macchinette che oramai ci troviamo in ogni dove, si sa, è quella di renderci disponibili snack di ogni genere dal dubbio valore nutritivo e bevande di ogni sorta ben lontane dall’essere salutari. Ora, però, il Gruppo ospedaliero San Donato si è messo in testo un ambizioso progetto che punta a cambiare le abitudini alimentari degli abitanti di Milano.
Com’è nato il progetto – L’idea nacque nel 2009 come acronimo di “‘Educazione alimentare teenagers” da un’intuizione dei nutrizionisti dell’Irccs Policlinico San Donato. Lo scopo era quello di entrare nelle scuole e parlare ai giovani di 12/13 anni spiegando loro l’importanza di sostituire le merendine tradizionali, ricche di grassi e zuccheri, con snack sani a base di frutta e verdura, e invitandoli a fare sport.
“In due anni – spiega Gilda Gastaldi Rotelli, ideatrice di “Eat” – la percentuale di bambini obesi si è ridotta del 10%“.
Di qui l’idea di coinvolgere nel progetto un pubblico più ampio, fatto anche di adulti, prima con i distributori a marchio ‘Eat’ collocati in alcuni ospedali (non solo quelli del gruppo, ma anche il Niguarda, il San Carlo e l’Auxologico), uffici (quelli di D&G in corso Concordia, la Camera di commercio in via Meravigli e l’Inps in piazza Missori), scuole e palestre tra la Lombardia e l’Emilia Romagna.
Un’idea buona, a quanto pare, che già a Chicago aveva visto un primo abbozzo con il Farmer’s Fridge e che, partendo dagli ospedali, potrebbe avere una marcia in più per valorizzare il concetto di prevenzione. Voi cosa ne pensate?
di Germana Carillo