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La dieta Samurai

La dieta Samurai

Redazione

Ci sono tantissime persone che si avvicinano ad una dieta vegetariana o vegana senza interessarsi veramente a quello che mangiano, sono interessati per lo più a quello che escludono, quasi come una persona che è allergica ai latticini e mangia di tutto per quanto non contenga latticini. Quello che si mangia è molto più importante di quello che si evita; anche se, la scelta di ridurre o eliminare alimenti di origine animale è altamente condivisibile, non rappresenta una dieta.666_26256
Per chiarire meglio questo punto e per trattarlo in modo diverso (giovedì sarà scienza e punto di vista occidentale) ho pensato che fosse interessante la dieta samurai. La dieta samurai non è una dieta dimagrante appena arrivata dal Giappone o una moda qualsiasi, si tratta di un modo di spiegare un certo tipo di dieta vegetariana, una dieta particolarmente forte.
Il Giappone ha una storia alimentare interessante da qualsiasi punto di vista, ma può insegnare molto a chi interessa ridurre o eliminare il cibo animale. Il Giappone ha una grande tradizione vegetariana e vegana grazie al Buddhismo che si è unito in qualche modo con la religione tradizionale: Shinto. Entrambe riconoscono l’importanza della dieta e per secoli la carne non ne ha fatto parte, così come i latticini che già non c’erano. Il popolo in generale consumava pesce, ma nei templi neanche questo era contemplato. Si seguiva invece una dieta molto forte, capace di riscaldare il corpo e dare energia in un clima freddo e umido. Vediamo alcuni aspetti della dieta che possono essere utili per le persone moderne che vogliono vivere bene in un paese con un clima freddo e umido d’inverno.
1. Un forte consumo di riso integrale – chicco tondo. Questo riso (che è ormai bianco come tutti i cereali nel mondo moderno) veniva cotto a lungo con sale marino e dava una base molto equilibrata. Più si va verso il sud in oriente e più il riso diventa lungo, fino ad arrivare in India dove si consuma riso basmati. Il chicco tondo fa si che questo tipo di riso dia un’energia più concentrata e riscaldante. Un vero samurai ama il riso come ama la sua spada.

2. L’assenza di alimenti crudi quasi totale. Frutta e verdura cruda raffreddano il corpo e, l’utilizzo di questi alimenti, nasce e si è diffuso in paesi con una forte tradizione carnivora. Il cibo di origine animale riscalda il corpo creando la voglia di crudo. Un vero samurai non ne mangia, se non una piccola quantità di daikon grattugiato o cipollotto.

3. L’utilizzo di tante radici. Carote, daikon, radice di loto, bardana e altre radici sono valorizzate nella cucina tradizionale Giapponese. Le radici sono le verdure che danno forza profonda e se vengono cotte a lungo o in doppia cottura (vedi la ricetta di Kimpira alla fine) rafforzano tutto l’organismo dando coraggio e vitalità sessuale; due qualità particolarmente apprezzate dai samurai.

4. Condimenti salati di lunga stagionatura. Più un alimento è stagionato è più forza acquisisce e, anche se in Italia ce ne sono tanti, o sono di origine animale o sono a base di frutta (aceto balsamico per esempio). Prodotti a base di cereali, legumi e verdure che vengono messi sotto sale e sotto pressione per un anno o più anni sono molto interessanti. Miso e shoyu (salsa di soia, anche tamari) sono davvero speciali e una persona vegetariana può trarre enorme benefici da un consumo regolare di questi alimenti; un samurai li utilizza tutti giorni.

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5. L’assenza di prodotti di origine tropicale. I samurai erano persone assai chiuse quando si trattava di paesi lontani e non accettavano le novità facilmente. Il Giappone stesso era un paese chiuso all’estero (si scambiava merce con la Cina) e, per quanto questo fosse un po’ estremo, aveva come vantaggio una dieta del tutto locale. Prodotti di origine tropicale possono indebolire una persona che abita in un paese freddo ed è con l’introduzione dello zucchero e altri alimenti tropicali che il Giappone ha vissuto epidemie di beri beri e tubercolosi.
In breve un Samurai consumava cibo di origine vegetale fortissimo, cibo che riscalda, cibo che conferisce forza vitale e cibo in armonia con il luogo in cui vivevano. Questi sono i segreti di una cucina che cura, una cucina samurai o Italiana.
Martin Halsey

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