Il progetto di Turismo relazionale di Roberto Ferretti, nel borgo antico di Petritoli.
Il lock down per la pandemia da coronavirus, aveva purtroppo bloccato la maggioranza delle attività sociali in presenza, da quelle della produzione a quelle culturali e il nostro morale, era pressoché a terra…
In questi giorni d’estate 2022, invece, fortunatamente e nonostante i problemi della siccità che incombe su tutte le regioni, molte sono state le iniziative svolte, con l’occasione di riprendere con il mondo degli eventi e con l’opportunità d’instaurare nuovi rapporti di collaborazione e di condivisione di temi, come nel mio caso, del Made in Italy e del territorio, fuori dallo smart working degli ultimi 2 anni …
Messi da parte per un attimo i meeting on line, finalmente siamo tornati a utilizzare il mezzo di comunicazione più immediato: il viaggio, che ci consente di scoprire nuovi luoghi del nostro meraviglioso Paese e, soprattutto, la conoscenza di persone legate ai nostri fili d’interesse.
Le vacanze di questa estate sono state occasione per me per scoprire naturalmente luoghi da documentare come Blogger, con nuove situazioni di “paesaggi” nostrani (esattamente nel borgo antico “dei matrimoni”di Petritoli, a Fermo, nella regione delle Marche), e di proseguire con la divulgazione e testimonianza rispetto al contesto culturale, delle tradizioni e della consistenza dei valori enogastronomico e imprenditoriale italiani (il brand “Made in Italy”), ma, soprattutto di “scoprire” il “turismo esperenziale e relazionale”, realizzato dal titolare dell’Agriturismo “La Scentella”, Roberto Ferretti che, unisce la sua grande esperienza comunicativa (come Psicologo in pensione) alla predisposizione e la passione per tutto ciò che riguarda la valorizzazione locale, a partire dalla condivisione della Storia locale e nazionale, dei racconti sui prodotti tipici, sulla coltivazione delle erbe e la preparazione di cibi con laboratori realizzati in collaborazione con gli ospiti della struttura turistica.
Si parte quindi, da una cooperazione di comunità…
Questa tipologia di Turismo sostenibile, è nata nel 1998 dalla passione di Roberto per la campagna, con il progetto affiliato all’Associazione dei Club Wigwam (il World Circuit nato nel 1972, con l’intento di svolgere una vera educazione ambientale) con l’acquisto un terreno di 6 ettari con un rustico da ristrutturare e che ora, corona il suo sogno da anni, coltivando più di 70 tipi di piante nel “Giardino dei Semplici”, con il metodo dell’agricoltura biologica (senza arature ne’ concimi) condividendo con gli amici che giungono alla Scentella, la natura e la buona tavola contadina, con la “Cucina Ciocheciò”, altro progetto che riprende la semplicità del cibo, creato con Marisa Saggiotto di Cologna Veneta (il mio “gancio” per questo viaggio e che sta condividendo il mio progetto di interviste “Il Made in Italy delle donne”).
La struttura turistica è nata nel segno dell’accoglienza, dove Italiani e stranieri da tutto il mondo, giungono in un’atmosfera di completo relax, circondati dalle colline, dai Monti Sibillini e a pochi chilometri dal mare Adriatico (Cupra Marittima, Grottammare, Pedaso, Porto San Giorgio…) e nella quale ritrovano un vero equilibrio nell’ascoltare la grande sapienza e conoscenza del territorio di Roberto e degli amici sensibili a questa nuova formula di Turismo, realizzata anche da Ivo De Ruyter, fiammingo doc, con la sua casa Cormar, (B&B poco distante dalla Scentella, immerso negli ulivi e che ho avuto modo di “provare” anch’io) che, Direttore nel suo Paese, in Belgio, di una compagnia di assicurazioni, ha deciso di cambiare vita in Italia, nel 2012, che segue volontariamente l’Ufficio Turistico di Petritoli, mettendosi a disposizione volontariamente con la conoscenza di 5 lingue, per gli stranieri che arrivano numerosissimi in questo territorio …
Roberto e Ivo, tra l’altro, durante la stagione invernale, proseguono la loro marcia come “ambasciatori spontanei” di questa filosofia di Slow Tourism, portando avanti il progetto “Marche in valigia”, con l’Associazione Agritur-Aso (presieduta da Ferretti), che fa conoscere la Regione Marche e crea relazioni turistico-culturali con le comunità italiane e straniere.
L’esperienza del viaggio è sempre entusiasmante, per tutti, ma il contatto vero con il territorio, se non si ha semplicemente bisogno di un periodo relax “sole/mare/divertimento”, si ottiene entrando in connessione con gli abitanti e frequentando ad esempio le realtà sociali, culturali e imprenditoriali e le personalità che alimentano la vita aggregativa nei Comuni.
In questo contesto, ha veramente un ruolo importante, il supporto e la sensibilità di persone come Roberto Ferretti, che accompagnano personalmente i “turisti esperienziali” a diretto contatto con le persone amiche, i luoghi “giusti” o le sagre più interessanti da visitare, che diventano immediatamente patrimonio e arricchimento comune e che riescono a mettere anche a loro agio gli adolescenti di città, che apprezzano anch’essi la solarità e un modo diverso di concepire il divertimento, che non deve essere sempre legato a situazioni “affollate” o di rumori assordanti…
E che dire, poi, dei laboratori organizzati da Roberto, dove si condividono le proprie conoscenze e opere letterarie e artistiche.
Come l’ultima sera di soggiorno, dove ho documentato la spiegazione e realizzazione di Roberto, della pasta alla chitarra fatta a mano e delle olive ascolane, da gustare tutti insieme con una stupenda tavolata sotto gli alberi e brindando a un arrivederci con il vino Passerina e con le bollicine di una famosa cantina locale …
Nel mio caso, “l’ultima cena” è stata ripresa, documentata sui social, condivisa dagli ospiti, con lo scambio dei nostri rispettivi libri (Il Made in Italy delle donne di KC e I racconti del piatto di Roberto Ferretti), ed è il soggetto agostano di una nuova puntata del programma web tv Mimose Time YouTube. ndr