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Il caro traghetti affonda la stagione in Sardegna

Il caro traghetti affonda la stagione in Sardegna

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Il recente innalzamento generale delle tariffe dei traghetti da e per la Sardegna non ha tardato a far sentire i propri effetti sull’industria turistica dell’isola: sono quasi 355 mila, infatti, i passeggeri in meno registrati nel primo semestre 2011 dai tre scali (Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres) gestiti dall’Autorità portuale Nord Sardegna, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In linea con gli altri mesi, anche giugno infatti, con l’eccezione di Golfo Aranci, ha confermato il trend negativo dei traffici di linea che dura da inizio anno, portando il calo percentuale complessivo del numero dei passeggeri del sistema Nord Sardegna, tra gennaio e giugno, a quota 20,55%. «I dati, purtroppo, confermano i timori più volte da noi espressi», spiega il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Piro. «Siamo entrati in un vortice difficilmente ripercorribile a ritroso. Meno ponti festivi, ma soprattutto la crisi economica generale, unita alla risposta anacronistica dell’aumento dei prezzi dei biglietti, continuano ad annegare un sistema che, per anni, si è rivelato robusto e in crescita costante. Che giugno potesse segnare il salto verso la crisi più profonda era già evidente a occhio nudo: piazzali dei porti semivuoti, navi con a malapena cento auto a bordo, cancellazioni dell’ultima ora hanno rappresentato il segnale incontrovertibile del trend negativo che oggi possiamo solo suggellare con le statistiche».

Yulia Shesternikova

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