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Guerra in Siria: ”Se gli europei consegneranno le armi ai ribelli, sara’ l’Europa stessa a pagarne il prezzo”

Guerra in Siria: ”Se gli europei consegneranno le armi ai ribelli, sara’ l’Europa stessa a pagarne il prezzo”

Redazione
La  stampa siriana ha gia informato che circa 700 cittadini europei combattono in questa nazione come mercenari, affiliati ai gruppi oppositori che lottano per il rovesciamento del governo del presidente Bashar al-Assad.

148324229_10-770x513Le notizie si basano su dichiarazioni del ministro dell’Interno tedesco, Hans Peter Friedrich, che in una conferenza ha rivelato che 60 giovani tedeschi attualmente combattono contro il governo legittimo siriano e che questi militano in gruppi vicini ad Al Qaeda e che quindi tale questione e’ molto pericolosa per l’Europa perche’ dopo la guerra questi giovani torneranno a casa, in Germania, e allora potrebbero mettere a rischio la sicurazza del paese o quella degli altri paesi europei.

I mass media hanno messo in evidenza il monito di Friedrich alle autorità dell’Unione Europea sulla necessità di stabilire leggi per evitare che questi mercenari possano ritornare almeno nei prossimi due anni nei loro rispettivi paesi.

Tranne i mercenari tedeschi, attualmente i mercenari francesi, inglesi, spagnoli, austriachi e svedesi combattono in Siria; per questo motivo l’Europa dovrebbe badare al fatto che il futuro di questi mercenari potrebbe mettere in pericolo l’ordine dei loro paesi.

L’agenzia ufficiale siriana Sana sottolinea che la dichiarazione della Germania è il primo riconoscimento di uno dei governi occidentali sulla presenza di terroristi in questa nazione, questione che il governo siriano ha denunciato sin dall’inizio della crisi.

I funzionari di Berlino assicurano che circa 60 persone uscite a metà dell’anno scorso dalla Germania con passaporti di questo paese verso la Siria, si sono unite ai gruppi oppositori che sono impegnati nell’imporre un Califfato nella Repubblica siriana.

Allo stesso modo, il ministro tedesco degli Esteri, Guido Westerwelle, ha ribadito il rifiuto del suo paese ad inviare armi alla cosiddetta insorgenza siriana, facendo notare che non si hanno garanzie per assicurarsi che il materiale bellico non cada nelle mani dei terroristi.

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I governi del Regno Unito e della Francia hanno invece mostrato grande interesse ad armare gli irregolari con l’obiettivo di spingere in direzione di quello che denominano un cambiamento di regime a Damasco.

Il presidente siriano Bashar al-Assad in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) rilasciata a Damasco, ha gia detto che  ”Se gli europei consegneranno le armi ai ribelli, sara’ l’Europa stessa a pagarne il prezzo”.

Redazione online Fonte IRIB

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