Teatro: “A spasso con Daisy” Milena Vukotic e Salvatore Marino
Di Ketty Carraffa
La ripresa della “quasi normalità” soprattutto nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, si sta facendo notare soprattutto per il ritorno degli artisti e dei loro spettacoli a teatro, al cinema e in eventi dal vivo, finalmente in presenza e con il pubblico che accoglie e abbraccia con applausi sinceri gli attori e le maestranze al lavoro e nell’espressione della loro creatività, per troppo tempo sopita. E’ sempre un piacere incontrare (e soprattutto in questo momento di “risveglio”) attori del calibro di Salvatore Marino, (nato ad Asmara, il 2 gennaio 1960, amatissimo personaggio televisivo italiano, figlio di madre eritrea e padre italiano), che si trova in tournèe con lo spettacolo teatrale “A spasso con Daisy”, adattamento dell’opera dello scrittore Alfred Uhry, Premio Pulitzer per la Drammaturgia nel 1988, produzione “Spettacoli Teatrali”.
Salvatore Marino, tra le altre cose, è anche il Direttore, nonché ideatore e autore, del Festival Vertical Movie, (giunto alla V edizione e per il quale ho avuto il privilegio di collaborare per la prima edizione, nella sezione Vertical Woman). Il concorso, aperto a tutti e internazionale, è totalmente gratuito, richiede l’invio di produzioni videografiche in verticale, ed è rivolto in particolar modo alle nuove generazioni, che utilizzano concretamente le nuove forme di ripresa con gli smartphone… Tutti noi ci siamo divertiti nel corso degli anni, seguendo Salvatore in trasmissioni come: Zelig, I fatti Vostri, Propaganda Live, Omnibus weekend… senza dimenticare gli esordi televisivi con “Raimondo e le altre” e il suo mitico TG satirico, in cui la caratteristica della sua narrazione velocissima è un ritmo coinvolgente dei racconti di “articoli di fondo”, con la frammentazione delle notizie, associate e disarticolate in divertentissimi giochi di parole, ironici e critici, su argomenti di attualità, politica, costume e cronaca…
Tornando all’intervista sulla tournèe con “A spasso con Daisy”, che sta riscuotendo notevole successo, Salvatore spiega ed esprime l’emozione per la ripresa dell’attività teatrale e racconta quanto sia cambiato, in poco tempo, la visone del futuro, nel momento in cui si è trovato di fronte al pubblico che torna a riempire i teatri, nella speranza che tutto questo, sia solo il primo passo per proseguire con il lavoro e con la vita.
“A SPASSO CON DAISY”, è un adattamento di Mario Scaletta, con la regia di Guglielmo Ferro e narra la storia dell’anziana signora Daisy e del suo autista di colore.
La grande attrice protagonista femminile dello spettacolo, è MILENA VUKOTIC, che regala, insieme a Salvatore Marino e Maxilimilian Nisi, un delizioso e delicato spettacolo, capace di raccontare, come nel film omonimo con Morgan Freeman e Jessica Tandy, (che vinse ben 4 Oscar), con umorismo e ironia, il tema complesso del razzismo nell’America del dopoguerra.
Milena Vukotic, è Daisy, anziana maestra in pensione, una ricca signora ebrea che vuole apparire povera; una donna dal piglio forte: ironica, diretta, scontrosa, capricciosa, avara. E’ vitale e indipendente nonostante l’età, ed è assolutamente maldisposta verso la decisione presa dal figlio Boolie, interpretato a teatro da Maximilian Nisi (che tenta di arginare la rischiosa smania d’indipendenza della madre) di assumere un autista. Daisy non vuole in casa qualcuno che tocchi le sue cose, che la privi del gusto di guidare, che la faccia vedere in giro accompagnata da uno chauffeur come fosse una donna ricca. Per fortuna Hoke, interpretato da Salvatore Marino, l’autista di colore affezionato e analfabeta, è paziente e capace di sopportare tutte le stranezze della vecchia signora e di rimanere dignitosamente in disparte. Poi, giorno dopo giorno, la diffidenza iniziale lascia il posto a un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela in realtà un affetto profondo. In fondo “A spasso con Daisy” non è che la storia di un’amicizia profonda, nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali, sempre giocando sull’ironia e i toni della commedia. L’adattamento è leggero e pungente, con una regia pulita ed efficace e l’interpretazione magistrale che, grazie a trovate semplici ma particolari, ispirano una commedia piena di grazia e respiro ironico. Emozionarsi, non è stato mai così divertente…
Con l’auspicio che tutto il mondo dell’intrattenimento sia messo in condizione di ripartire veramente, con Salvatore, auguriamo un “in bocca al lupo” a tutti coloro che lavorano nella Comunicazione… affinché la Cultura e la serenità, tornino ad essere punti focali della nostra quotidianità dell’esistenza.
