Ora leggendo
Un kebab? No grazie….

Un kebab? No grazie….

Redazione

Sarà per il suo basso costo, sarà per la voglia di cucina etnica ma il kebab ha spopolato un po’ in tutto il mondo e ogni grande città vede crescere il numero di chioschi, ristoranti o fast-food arabi, che propongono lo spiedo di kebab, pronto da tagliare e servire.
Ma come viene fatto il kebab? Negli Stati Uniti e in molti paesi europei, girano da tempo allarmismi, video e notizie riguardanti i metodi (poco leciti) e gli ingredienti (poco genuini o vietati) utilizzati per preparare il famoso spiedo di carne di montone (ma disponibile anche nelle varianti di manzo, pollo o tacchino).
E in Italia? A fare una vera e propria indagine nel nostro Paese – come riporta il Fatto alimentare – ci ha pensato Bianca Maria Varcasia, tecnologa alimentare dell’Istituto Zooprofilattico di Toscana e Lazio, che – incuriosita dagli inquietanti risultati di alcune indagini svolte in Europa – ha deciso di setacciare e studiare un campione di locali della Capitale.
Risultato? In alcuni punti vendita è stata trovata anche carne di maiale (da sempre vietata a chi pratica la religione musulmana) e tra i 44 locali analizzati a Roma, ben 9 hanno evidenziato irregolarità di vario tipo, come etichetta errata, informazioni false o la presenza di carne bovina non dichiarata.
In Inghilterra, tra il 2008 e il 2009 un team di studiosi ha rivelato che “più del 50% dei döner kebab contiene carne diversa da pollo o vitello, tra cui quella di pecora o maiale”.
Ma in Italia quello più diffuso è il döner kebab turco, realizzato con fette di carne di vitello, pollo e tacchino, macerate per qualche giorno in un sugo di spezie e aromi, e infine impilate su uno spiedo verticale rotante, in modo da formare strati alternati. In ogni caso, comunque il maiale non è previsto!
Lo studio condotto sul campione di kebab italiani – prelevati dai Servizi Veterinari delle ASL dal 2010 al 2011 e analizzati dal Laboratorio di Biotecnologie applicate alla Sicurezza Alimentare dell’Istituto Zooprofilattico – ha evidenziato la presenza di vere e proprie frodi commerciali. Non solo perché in questi casi l’uso del maiale è vietato dalla religione e dall’etica musulmana, ma soprattutto perché – essendo certificati come cibi privi di carne di maiale – potrebbero scatenare gravi allergie alimentari.
Insomma, dopo il video shock che mostrava la preparazione del kebab, a base di ossa, occhi e carne di animali vari e imprecisati, oggi arriva una nuova conferma, che mette in guardia consumatori

di Verdiana Amorosi

Visualizza commenti (0)

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

© 2021 1channel. Tutti i diritti riservati.

Scorri verso l'alto