Truffa benzina, distributori truccati a Padova


Scoperti dalla Guardia di Finanza durante un blitz in Veneto 11 benzinai che truffavano gli automobilisti manomettendo le pompe di benzina e gasolio. Sequestrate una stazione di servizio, 9 impianti privati e 24 colonnine di rifornimento
Benzinai e distributori taroccati
Come se non bastasse l’aumento del prezzo di benzina e diesel, o l’introduzione del superbollo, a mettere a dura prova la pazienza dell’automobilista, un blitz della Guardia di Finanza ha portato alla luce una maxi truffa operata da alcuni distributori ai danni dei propri clienti.
11 denunciati a Padova
L’indagine si è svolta a Padova e ha portato alla denuncia per il momento di 11 persone, accusate di manomettere le pompe di benzina o di caricare sulla carta carburante degli sventurati un importo maggiore rispetto a quanto effettivamente erogato. Sequestrati una stazione di servizio assieme a 9 impianti privati e ben 24 colonnine per il rifornimento, con cui sono stati sottratti ai clienti almeno 370 mila litri di carburante, regolarmente acquistati dagli automobilisti senza che li venissero erogati dal distributore. Litri di benzina che rimanevano dunque nella cisterna per esser rivenduti all’oscuro delle compagnie petrolifere.
Le truffe ai danni degli automobilisti
Le truffe accertate sono quelle classiche: veniva ad esempio addebitato sulla carta carburante del cliente un quantitativo maggiore di litri di carburante, con conseguente importo maggiorato, rispetto a quanto effettivamente erogato dalla pompa. Oppure le colonnine venivano manomesse per distribuire una quantità di carburante inferiore rispetto a quanto visualizzato sul display
Altra truffa messa in atto dai benzinai fraudolenti e riscontrata dagli agenti della Guardia di Finanza, era quella di vendere circa 9 mila litri di gasolio normalmente destinato per l’autotrazione agricola, ottenibile con un prezzo di vendita agevolato. Inoltre sarebbero stati venduti attraverso violazioni delle norme fiscali oltre 400 mila litri di carburante. il tutto sfruttando l’aumento del prezzo della benzina, che portava i clienti a non considerare le anomalie nel livello di carburante una volta terminato il rifornimento
R.C Fonte InfoMotori
