Lorena Silvia Sambruna è autrice, insieme a Lorenzo Pugliese del libro “Doppio verso“, (edizioni D’Idee) poesie serie e poesie ironiche. Prefazione della giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi. Le fascette di presentazione sono di Enrico Beruschi e di Franco Fasano.
SINOSSI DI DOPPIO VERSO
Doppio verso, una raccolta di poesie per scoprire il lato serio e quello ironico della vita. Realizzato per la parte seria da Lorena Silvia Sambruna, per quella ironica da Lorenzo Pugliese. Bellezza, leggerezza e poesia suonano come fossero formule magiche, ci appaiono alla pari di un’oasi nel deserto, ci aiutano a vivere meglio. Anzi: sono l’essenza della vita stessa. Ne abbiamo bisogno soprattutto in questo momento. Dobbiamo rivestirci d’azzurro, di sole, perché vivere è ora. Nell’attimo c’è la vita.
Il libro non è “solo” intessuto di poesia: infatti, nel libro, ci sono vignette per accompagnare alcuni versi ironici. La prefazione è scritta dalla giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi. Le fascette che avvolgono il libro sono di Enrico Beruschi e del cantautore Franco Fasano. Le due opere in copertina sono dell’artista Fabrizio Bixio Braghieri, le vignette interne sono di Marco Fusi
PREFAZIONE DI DOPPIO VERSO
C’è la forma e c’è il contenuto. In questa nuova opera di Lorena Sambruna, accompagnata da Lorenzo Pugliese, con le vignette di Marco Fusi e la copertina di Fabrizio Bixio Braghieri, ci sono entrambi. «Doppio verso», è il titolo, non a caso. È un lavoro di squadra, e questo è molto bello. Consente di ampliare l’attività poetica, darle un senso più profondo. La forma, poi, è particolarmente innovativa: l’idea del libro ribaltabile, che si può leggere in modo speculare e parallelo, si mostra affascinante. Richiama la realtà di altre culture, in cui i volumi si leggono nell’ordine opposto a quello nostro, tradizionale, occidentale. E ciò è particolarmente significativo, è una maniera per avvicinare, appunto, culture diverse.
Ma è anche un espediente per impossessarsi del contenuto. E qui siamo in un’altra dimensione. Siamo nella dimensione della poesia assoluta. Le liriche di Lorena Sambruna rivelano, ancora una volta, una profondità estrema, una sintesi che si esprime attraverso le parole e le metafore. Importanti sono i titoli, affascinanti, evocativi, «L’albero dei perché», «Acrobazie d’amore», ma anche quelli che offrono parole secche come staffili, «Specchio», «Pelle», «Pantano». Sono importanti i titoli, perché rappresentano i tramiti che ci conducono nel cuore e nelle parole della poetessa: lei che tanto bene sa rappresentare gli stati d’animo, le voci e silenzi, le delusioni, anche, dell’animo umano. E quanto abbiamo bisogno di poesia, in questo periodo martoriato. Perché i versi di Lorena portano riflessione, serenità, speranza e non disperazione. «Sorge il sole, il silenzio racconta, splende la pace», questo è lo spirito di Sambruna. Un po’ come il «Tutto cangia, il ciel s’abbella», che chiude il «Guglielmo Tell» di Rossini. E poi ci sono le altre poesie, quelle di Pugliese, che fanno da contraltare ironico, l’altra metà del cielo, «Deve sapere che abbiamo tutti come tre corde d’orologio in testa. La seria, la civile, la pazza…», e questo è Pirandello, «Il berretto a sonagli». Se mi sorgono alla mente tutti questi legami, è perché le liriche di «Doppio verso» sono davvero ispirate e ispiratrici, «E dell’odore del futuro glorioso/ rimase il fumo di una tisana/ d’un sognatore scoppiato». Il sognatore scoppiato di Lorenzo è il doppio di Lorena, che dice: «Sono davanti a te, raccolta, come i fiori per te». Così siamo noi, uno, nessuno, centomila. LOREN-a; LOREN-zo: sarà un caso?
Alessandra Comazzi
Lorena Silvia Sambruna
nata a Milano il 3 ottobre 1970 conseguita la maturità presso il Liceo Artistico, svolge il lavoro di free lance pubblicitaria fino al 2000. Nel 2018 crea il progetto turistico, culturale e artistico VACANZEINARTE alloggi case vacanze sui navigli di Milano dedicati agli artisti Alda Merini, Alda Cooper e ad Andrea G.Pinketts.
È autrice del libro Amiche del cactus (edizioni Golem) con Diletta Dalla Casa, prefazione della giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi e recensione del maestro Pupi Avati. Il libro è stato presentato nel 2014 e nel 2015 al Salone Internazionale del libro di Torino.
È autrice del libro di poesie “Un bel posto si chiama poesia” (edizioni Kubera), prefazione della giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi, introduzione di Mirella Marabese Pinketts. Fascetta di presentazione di Catena Fiorello Galeano.
Dal 2022, è inserita tra gli “Autori in permanenza al Centro Leonardo da Vinci Art Expo Milano”.