Le cause dell’acidosi


Questi sistemi tampone, specie negli adulti anziani, non sempre riescono a neutralizzare il surplus di acidità, per cui i residui acidi, se non eliminati, provocano uno stato del terreno biologico che prende il nome di acidosi. Se il pH del sangue va sotto 6,8 e sopra 7,8 le cellule non funzionano più e la persona muore.
Il pH del tuo sangue è circa 7,365, leggermente alcalino, e varia con un range molto ristretto, che va da 7,35 a 7,45; il valore ottimale viene mantenuto grazie a sistemi tampone che l’organismo possiede per bilanciare gli alimenti e le bevande acidificanti che introduciamo per nutrirci.
Questi sistemi tampone, specie negli adulti anziani, non sempre riescono a neutralizzare il surplus di acidità, per cui i residui acidi, se non eliminati, provocano uno stato del terreno biologico che prende il nome di acidosi.
Se il pH del sangue va sotto 6,8 e sopra 7,8 le cellule non funzionano più e la persona muore.
Le cause di acidosi sono:
insufficiente apporto di acqua;
insufficiente apporti di nutrienti alcalinizzanti (frutta e verdura cruda);
eccesso di alimenti acidificanti quali proteine animali (carne, formaggi, salumi);
stress e conflitti emozionali legati a pensieri negativi, “acidi”;
vita sedentaria o, al contrario, sport intensivo;
fumo di tabacco, bevande alcoliche, bevande gassate;
carenza di vitamine e sali minerali nella dieta;
farmaci
Un corpo sano funziona al meglio in un ambiente leggermente alcalino; il pH del sangue deve obbligatoriamente essere tra 7,35 e 7,45, e il pH delle cellule tra 7,2 e 7,5.
I sistemi che abbiamo per contrastare la formazione di acidi nel corpo sono:
1) Incremento dell’ossigenazione. Poiché l’ossigeno è il più potente ed efficace mezzo antiacidità, una ossigenazione ottimale si ottiene migliorando la respirazione con l’esercizio fisico.
Tutti gli acidi prodotti all’interno del corpo devono combinarsi con l’ossigeno per essere espulsi.
2) Utilizzo delle riserve di aminoacidi (quali cisteina, taurina, glutatione) che vengono immessi nel sangue per tamponare gli acidi con un effetto alcalinizzante. Successivamente questi aggregati vengono espulsi attraverso la sudorazione o tramite le urine.
3) Utilizzo dell’acqua e della saliva come solvente. Oltre il 90% della popolazione è disidratata, non bevendo adeguatamente e assumendo cibi e bevande acidificanti.
4) Espulsione di minerali alcalini, quali calcio, magnesio, potassio e oligoelementi dalle ossa, dai denti e dai muscoli per combinarli con gli acidi, eliminati poi con l’urina.
Risulta importante il reintegro, per rimpiazzare la riserva alcalina, con integratori rimineralizzanti.
5) Espulsione degli acidi attraverso la pelle, l’urina, le feci e la respirazione.
Un programma efficace di disintossicazione corporea deve quindi comprendere uno stile di vita volto ad eliminare gli acidi dall’organismo, bevendo abbondantemente acqua alcalina e ionizzata, svuotando il colon di feci ristagnanti, incrementando la respirazione per eliminare l’anidride carbonica e immettere una maggiore quantità di ossigeno che si aggancia agli acidi e li spinge all’esterno del corpo, depurando il fegato e i reni, aprendo i pori della pelle tramite la sudorazione.
Gli acidi depositati nel polso creano la sindrome del tunnel carpale, nelle ginocchia le artriti, nelle dita dei piedi la gotta, nella pelle dermatiti ed eczemi, nelle articolazioni e nelle dita delle mani l’artrite reumatoide, nei tessuti la fibromialgia e altre malattie degenerative.
Se questi depositi diventano saturi, al corpo non resta che depositare gli acidi in eccesso nel sangue, che a sua volta li trasferisce negli organi vitali con la circolazione; a questo stadio il corpo manifesterà malattie gravi quali diabete, malattie cardiovascolari, sclerosi multipla, Parkinson, tumori.
Tutte le malattie e i malesseri psico-fisici sono una manifestazione estrema di un terreno biologico decisamente acido.
Tutti coloro che hanno problemi di salute sono acidi. Risulta vitale la rimozione degli acidi stagnanti nel sangue prima che essi siano canalizzati nelle cellule, provocandone la degenerazione, danni al DNA e al sistema immunitario.
Per alcalinizzare il tuo terreno occorrerebbe innanzitutto masticare meglio e più a lungo, in modo da permettere alle ghiandole salivari di alcalinizzare il cibo prima che giunga nello stomaco, e poi respirare meglio, facendo respiri lunghi e profondi, magari all’aria aperta, al mare, in campagna o in montagna; infatti, la respirazione è un altro modo efficace per abbassare l’acidosi, in quanto col respiro emettiamo acqua e anidride carbonica (che combinati danno acido carbonico), due molecole che sono i prodotti di combustione dei carboidrati, cioè degli zuccheri, bruciati nelle cellule per produrre energia.
Una condizione acida fa diminuire l’assorbimento dei minerali e di altri nutrienti, riduce la capacità delle cellule di riparare i danni subiti e la possibilità di detossicarsi dai metalli pesanti, abbassa il livello energetico del corpo, rende l’organismo maggiormente suscettibile alla malattia, stimola le cellule a diventare tumorali.
Infatti, le cellule cancerose si sviluppano in ambiente acido e non sopravvivono in ambiente alcalino, per cui alcalinizzando il terreno il cancro regredisce o non si forma.
La maggior parte delle persone oggi soffre di squilibri metabolici: è in sovrappeso, stanca, prematuramente invecchiata.
E’ estremamente probabile che almeno una delle persone che ami soffra di una delle 3 maggiori cause di morte nel mondo occidentale: malattie cardiovascolari, tumori e diabete, che determinano la fine della vita del 75% degli esseri umani.
Abbiamo semplicemente dimenticato che sarebbe un nostro diritto vivere sani fino al giorno in cui si muore, e il mio sogno è rendere questo una realtà, senza pensare alle ricerche costosissime sul genoma umano, alle nuove tecniche chirurgiche sempre più perfezionate e ai nuovi farmaci sempre più tossici.
