LA POP ART ANIMATA DI BRUNO BOZZETTO ALLA CINETECA MILANO MIC.


Un lungo viaggio nell’universo multiforme e cangiante del più importante animatore italiano attraverso manifesti, disegni, gadget e proiezioni.
“La Pop Art animata di Bruno Bozzetto” è una mostra ricchissima di materiali, spunti, sorprese e curiosità che conquistano i più piccoli e riaccendono la memoria dei più grandi.
Sono 70 i rarissimi rodovetri esposti delle sue opere, di cui alcuni vedibili con la realtà aumentata; diversi i manifesti esposti e la possibilità di guardare per intero i 60 cortometraggi di Bruno Bozzetto in mini-cinema allestiti nel percorso, in grado di ospitare tre persone alla volta.
I visitatori si possono inoltre divertire con i doppiaggi karaoke delle sue sigle Tv.
Sono presenti fotografie rare, spezzoni di lungometraggi e una rassegna dei grandi film di animazione di ieri e di oggi, insieme ovviamente a quelli realizzati dallo stesso Bozzetto.
Meravigliosa la “sua” fattoria nell’atrio del MIC che ospita una serie di animali da lui disegnati e stampati su basi.
Non poteva mancare uno spazio dedicato a Doggy, ultima creatura per la carta ispirata alla sua cagnolina Shila.
Lungo il percorso della mostra sono state allestite teche espositive per i numerosi gadget – peluche, pupazzi, federe, lenzuola, grembiuli da cucina – ispirati alla sua produzione artistica e che sono stati grandi successi di vendite.
Di seguito una breve sintesi della presentazione della mostra scritta da Matteo Pavesi, direttore di Cineteca Milano e curatore della mostra con la collaborazione di Anita e Irene Bozzetto:
«Bruno Bozzetto è un artista pop, racconta il nostro contemporaneo, scardinando a partire dagli anni Sessanta i luoghi comuni della nostra società con asciutta ironia. Intercetta con anticipo i totem, le auto, gli elettrodomestici, le Tv, lo smog, le vacanze, il sesso, il traffico, le donne e li ri-racconta filtrandoli attraverso l’icona del signor Rossi. Rivisita i generi cinematografici anticipando il postmoderno, uno su tutti West and Soda (1965), e attraversa tutti i media contemporanei. Disegna fumetti per riviste, gira in pellicola 16 e 35mm, realizza serie per la Tv, pubblicità, spot e cartellonistica, sperimenta i nuovi linguaggi della Rete, raggiungendo pubblici diversi e trasversali, li traduce in disegni animati per tutti e per Quark concetti di fisica, matematica, chimica quantistica, astronomia. È super pop anche nel costruire videoclip indelebili di hit su vinile a 45 giri legate a trasmissioni televisive storiche. Il Cavallino Michele, Isotta, Johnny il bassotto conquistano i bambini, ma è il mondo adulto che li celebra acquistando dischi e pupazzi, magliette, biancheria per la casa decorati di questi paladini della Tv e trasformati a loro volta in oggetti vintage oggi ricercatissimi.
Bruno Bozzetto, come le sue opere, si trasforma in continuazione anticipando, ad esempio, il mood popolare odierno legato ai temi ambientali.
Lotta per la difesa di tutti gli animali e di tutte le piante collocandoli come reali interlocutori per la salvaguardia del pianeta.
Non è però un animalista ortodosso o un vegano intransigente, ma un artista che racconta la bellezza della vita se vissuta in armonia e nel rispetto di tutte le altre vite: quelle dei fiori, delle piante, delle pecore… e della cagnolina Doggy, una delle sue ultime creature su carta. La mostra la “Pop Art molto animata di Bruno Bozzetto” ideata da Cineteca Milano in simbiosi con Anita e Irene Bozzetto, racconta questo Bruno Bozzetto, autentico artista della pop art italiana. Il percorso proposto non è cronologico, ma una sfida a riconoscere i temi, i colori, i tessuti, le parole d’ordine del pop nella sua opera complessiva. Il visitatore può guardare le opere con i propri occhi o con la realtà aumentata, ascoltare una canzone animata o trasformarsi in “karaokista d’eccezione”, “vedere in piccolo”, nei microcinema Bruno 1 e Bruno 2, decine di corti del maestro o entrare nella sala cinema del museo per ammirare in grande i film di Bruno».