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Il favoloso Pak Choi per la nostra salute

Il favoloso Pak Choi per la nostra salute

Redazione

E’ vero, anche in Italia da qualche tempo si trova il Pak Choi, o cavolo cinese. Tutte le proprietà del cavolo, ma con un gusto più gentile e delicato.
Ora si trova anche in alcuni supermercati. Certo, non in tutti, ma non è più la verdura ‘mitica’ e introvabile di un tempo. Il prezzo è anche contenuto, non cercano di venderla presentandola come una verdura esotica e quindi costosa. Nel caso, passiamo oltre.
Il Pak Choi è una crucifera, come i cavoli, i broccoli e la rucola, e come tutti i vegetali di questa famiglia è particolarmente ricco di tiocianati, di cui sono state evidenziate le proprietà anti-cancro (e riducono il colesterolo). Non ha però quel profumo un po’ invadente che può piacere o non piacere. Detta fuori dai denti, non dobbiamo aprire le finestre in pieno inverno per eliminare l’odore del cavolo.
Pochissime calorie, il ché non guasta. Però, è ricco di vitamine come la C, la K e quelle del complesso B. Attenzione, è importante il metodo di cottura. Meno si cuoce, meglio è. Le foglie verdi si possono consumare crude come le erbette in insalata (buone!), le coste obiettivamente vanno cotte. Preferiamo sempre la cottura al vapore, oppure saltiamole in padella, senza eccedere.
Rispetto ai cavoli nostrani, che comunque dovremmo rivalutare, il Pak Choi è persino più ricco di polifenoli antiossidanti, di caroteni e di vitamina A (bene per la vista e la pelle).
Ottima fonte di fibre e, come molte foglie, ha i suoi minerali, in particolare calcio e fosforo.
Però vogliamo anche soddisfare i nostri sfizi: come lo cuciniamo il Pak Choi?
In Cina, terra d’origine di questa pianta, si usa in tutti i modi, è davvero un alimento popolarissimo. Viene spesso accompagnato alla carne, con aromi piccanti. Entra tra gli ingredienti di una particolare salsa, chiamata Chowmein (insieme al peperoncino, alla soia, all’aglio e alla polpa di pomodoro).
In realtà, noi possiamo usarlo in base alle nostre preferenze. Non seguiamo troppo gli chef che a volte ci marciano. Per esempio, va benissimo per fare un tortino o uno sformato di verdure. E anche per le nostre zuppe, insalate e stufati.
Personalmente, ho fatto alcune sperimentazioni. Seguo il mio gusto e quello delle mie figlie. Io lo preferisco così, arrostito in forno. Riscaldiamo il forno a 200 gradi centigradi. In una teglia mettiamo le foglie con le loro coste e irroriamo con olio di oliva. Aggiungiamo un po’ di sale e passiamo con poco pepe. Bastano 8-10 minuti di cottura. Vedete che le foglie verdi cominciano a rattrappirsi e le coste risultano meno coriacee. A questo punto sono pronte per il consumo

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