
Terre des Hommes, organizzazione non governativa impegnata da 60 anni nella protezione dei bambini, si è attivata nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe organizzando attività ricreative psicosociali nelle zone più colpite dall’esplosione. In questi giorni stiamo rafforzando i nostri interventi di protezione dei bambini e delle bambine per fornire un adeguato supporto alle famiglie più vulnerabili, dove sono presenti bambini con bisogni speciali, disabili o a rischio di abbandono scolastico, anche per prevenire fenomeni come lavoro minorile e matrimoni precoci. Infatti, se in un primo periodo il supporto psicosociale si concentrerà sull’elaborazione del trauma e sullo sviluppo di meccanismi efficaci per far fronte ai vissuti d’ansia nei bambini, il nostro intervento ha come obiettivo finale il miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie, tramite l’accesso a servizi sociali ed educativi di qualità.
Le modalità d’intervento sono complicate dalla situazione sanitaria in continua evoluzione, visto l’aumento dei contagi da Covid-19 che ha portato le autorità a istituire nuovi lockdown, ma gli operatori sono formati per fornire assistenza sia da remoto che in incontri individuali o collettivi, a seconda delle necessità, come hanno già fatto a partire da marzo per gli altri progetti in corso nel Paese. “Abbiamo stilato un piano di risposta in due fasi, che tenga conto dei bisogni immediati ma anche del supporto necessario per il reinserimento delle famiglie sfollate all’interno delle loro comunità di origine e per un graduale ritorno alla normalità”, precisa Masieri.
“Il nostro intervento prevede anche il versamento di contributi economici alle famiglie in difficoltà, per consentire di coprire le necessità più urgenti, la distribuzione di kit igienici per mamme e bambini e di dispositivi di protezione individuale. In tutto i beneficiari delle prime azioni che stiamo realizzando saranno quasi 3.500, ma i bisogni della popolazione sono enormi, se pensiamo che oltre 300.000 persone sono temporaneamente sfollate a causa dell’esplosione”, sottolinea Masieri.
A Karantina, uno dei quartieri più devastati dall’esplosione, Terre des Hommes sta lavorando per restituire alla comunità un parco giochi e una biblioteca, gravemente danneggiati dall’esplosione.
Per individuare più precisamente i bisogni dei bambini Terre des Hommes ha condotto un assessment su oltre 300 famiglie (tra cui 935 minori) che al momento dell’esplosione abitavano nei quartieri più vicini al porto. Nei prossimi giorni sarà disponibile il documento integrale dell’assessment – il primo che indaga le conseguenze psicologiche e psicosociali dell’esplosione sui bambini – sul sito di Terre des Hommes (www.terredeshommes.it).
Terre des Hommes Italia è presente in Libano da 15 anni con decine di interventi di sostegno all’educazione e protezione dei bambini vulnerabili libanesi e dei bambini rifugiati siriani, siriopalestinesi e palestinesi. Con il solo progetto Back to the Future, finanziato con il fondo Madad dell’Unione Europea, ha ristrutturato 8 scuole e riportato a scuola oltre 25.000 bambini.
Per contribuire ai progetti d’emergenza di Terre des Hommes a Beirut
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Per maggiori informazioni e richiesta di interviste:
Rossella Panuzzo, Ufficio stampa Terre des Hommes r.panuzzo@tdhitaly.org – 340 31 04 927
Terre des Hommes dal 1960 è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo.
Attualmente Terre des Hommes è presente in 76 paesi con 945 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con EU DG ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano – Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale (AICS). Per informazioni: www.terredeshommes.it