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Per chiunque voglia sentirsi miliardario russo per una sera….

Per chiunque voglia sentirsi miliardario russo per una sera….

Redazione

Viaggiare è uno dei piaceri della vita.
Conoscere nuovi posti però, per chi ha la divorante passione gourmet come noi, non basta.
Mai.
Si cerca sempre, anche se magari non lo si confessa neanche a se stessi, un indirizzo, un’occasione per conoscere o approfondire realtà gastronomiche meglio ancora se lontane dalle nostre abitudini.
Il più delle volte, poi, per noi appassionati la meta è proprio il ristorante, o, meglio, lo chef, e, in seconda battuta, ma a diverse incollature, la località.
Stavolta no: la meta è, indiscutibilmente, la città, in questo caso, oltretutto, bella di una bellezza vetusta e ricca di storia e cultura.
Anche in circostanze come questa, come detto, il desiderio, anzi, l’istinto, a completare la “visione” del luogo spinge alla ricerca di tavole che possano offrire l’opportunità di placare il nostro demone personale.
Le fonti cui attingere informazioni gastronomiche su una città come San Pietroburgo non sono classiche, siamo in un paese non esattamente al centro dell’attenzione rispetto ai fermenti culinari altrove profondamente presenti.
Il tam tam del passaparola langue in modo quasi totale.
La selezione operata raccogliendo e cercando di interpretare il web ha portato a individuare un paio di indirizzi, il primo dei quali è questo Palkin ubicato al primo piano di un palazzo direttamente affacciato sulla Prospettiva Nevskji.
Se i luoghi comuni non sono forse lo strumento migliore, in generale, per filtrare e interpretare la realtà devo dire che in questo caso ci troviamo di fronte a un’eccezione alla regola.
Chiunque riesca a immaginare un ristorante russo per ricchi oligarchi dove, da un momento all’altro, potrebbe entrare Putin o chi per esso e nel quale l’affettazione del giovane personale di sala è così sopra le righe da sembrare quasi parodistica, beh dovrebbe passare una serata al Palkin.
E’ un teatro con tutti i crismi: luci soffuse (da qui la qualità delle foto) adatte a incontri romantici (o clandestini), pianoforte e sala da ballo integrati nel ristorante, quadri alle pareti dall’estetica equivoca e un servizio che definirei teatrale piuttosto che efficacemente preparato tale da non risparmiarci neanche la trita e pomposa nuvola d’azoto liquido.
E la cucina?
La cucina?
Giusto. La cucina.
Adeguata, oserei dire, al contesto.
Cioè assolutamente secondaria.
Buone zuppe d’ordinanza, salse alquanto approssimative se non superflue, una signora Wagyu accompagnata da pomodori eccessivamente dolci, patate grondanti olio e, alla fine, una millefoglie che denota una certa confusione al riguardo.
Coerente a tutto ciò mi è sembrata la carta dei vini tarata, per usare un eufemismo, su ricarichi inavvicinabili.
Alla fine, non fosse per l’eccessivo prezzo pagato, l’esperienza mi è sembrata comunque didatticamente interessante e persino divertente.
Anche se difficilmente ripetibile.

Il pregio: Per chiunque voglia sentirsi miliardario russo per una sera….
Il difetto: …con prezzi di conseguenza.
Palkin restaurant de luxe
Nevsky prospekt 47 San Pietroburgo
Tel. +78127035371
Alla carta circa 4-5000 rubli( circa 100-120 euro)v. e.

www.palkin.ru

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