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Il ruolo del respiro nell’attività delle ghiandole endocrine

Il ruolo del respiro nell’attività delle ghiandole endocrine

Redazione

Prendersi cura della nostra frequenza respiratoria è la più importante e la più divulgabile di tutte le informazioni. Nella tradizione yogica si pensa che ognuno di noi venga al mondo con un numero di respiri assegnati, quindi più lentamente respiriamo e più a lungo viviamo. Infatti più la frequenza respiratoria è lenta e più noi attiviamo in maniera benefica le ghiandole endocrine. Per essere più precisi: sotto gli 8 respiri al minuto abbiamo un’attivazione dell’ipofisi, sotto i 4 l’epifisi inizia a secernere nella maniera desiderata, e con una frequenza respiratoria di un respiro al minuto otteniamo il massimo allineamento possibile tra energia sottile e vita organica.

Ipofisi e epifisi, due ghiandole fondamentali per il nostro organismo

Ipofisi-EpifisiL’epifisi è una ghiandola endocrina situata alla base del cranio. Di circa 1 cm di lunghezza e di colore grigio-rossastro, è a forma di pigna (da cui il nome di ghiandola pineale). Per Cartesio la ghiandola pineale è il punto privilegiato dove mente (res cogitans) e corpo (res extensa) interagiscono, in quanto unica parte del cervello a non essere doppia. Solo nel 1958 fu scoperto che l’epifisi produce un importante ormone, la melatonina, solo in assenza di luce, secondo un ritmo circadiano. È una proteina modificata derivata dalla serotonina che incide sulla crescita sessuale degli individui e ne regola il ritmo sonno-veglia. Un suo malfunzionamento può influire negativamente sul sistema immunitario e cardiovascolare, nonché diminuire la vitalità fisica.

L’ipofisi o ghiandola pituitaria è una ghiandola endocrina di piccole dimensioni (ha un peso di circa 0,9 g) che si trova alla base del cervello. È “il direttore” che controlla, attraverso la secrezione di numerosi ormoni, l’attività endocrina e metabolica di tutto l’organismo e il punto di contatto tra cervello e sistema nervoso. Il suo malfunzionamento può causare disturbi alla tiroide e ai surreni e avere effetti secondari sulla funzione visiva, vascolare e neurologica. La connessione anatomica tra ipofisi e ipotalamo, realizzata mediante un peduncolo, permette al sistema nervoso di svolgere un’azione regolatrice sul sistema endocrino.

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