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Cam Girl, il film, uno spaccato della società attuale

Cam Girl, il film, uno spaccato della società attuale

Redazione

Il film, dal sapore drammatico, porta sul grande schermo uno spaccato della società attuale rappresentato da quattro ragazze che si spogliano in cambio di soldi, coperte dall’anonimato della rete.  Incontriamo il personaggio chiave del film: Mirca Viola (regia).

MIRCA VIOLA_01_foto di Giulia Vulcano. Make up Agnese Marcucci_BMirca, il tuo film vuole essere una denuncia di un fenomeno sempre più Internazionale?
“Di certo il fenomeno esiste già da  molti anni, ma in forma meno estesa. Oggi la situazione di crisi sempre più pressante, ha fatto si che il fenomeno si estendesse ancor di piu, e sempre di piu viene praticato da giovani figure, che intravedono un’alternativa”.
“Il fenomeno delle cam girl è un universo nascosto ma sempre più diffuso di ragazze della porta accanto che, talvolta in mancanza di reali prospettive economiche, talvolta per puro divertimento e piacere, decidono di entrare nelle case dei clienti attraverso una webcam mostrandosi a perfetti sconosciuti senza veli.”
Essendo un problema internazionale, deduco che ci siano frontiere aperte in altri paesi?
“Assolutamente si, parteciperemo al International Film Festival, ma il film sara anche già distribuito in Korea, che vuole attraverso Cam Girl, fare una campagna d’informazione di dissuasione,  a conferma di un problema a livello  internazionale, dove è vero che i guadagni sono elevati, ma a dei rischi toppo alti oltre che illegali, perché,  dietro un monitor su internet si può celare di tutto, anche la morte.”
Mirca, non pensi, che il messaggio che lanci con il film possa avere una ricezione tra le ragazzine in maniera contraria, cioè che decidano di emulare le protagoniste del film?Loc_Cam_Girl_b
“Noi in realta nel film mettiamo in luce tutti quelli che sono i pericoli di quel mondo. Io stessa vedendo il film e occupandomi dei minimi particolari,  uscendo dalla trama del film, a me dico che questo mondo è meglio lasciarlo perdere, questo è il film e spero che venga colto questo messaggio. Quello che mi ha colpito è stato il numero sempre più consistente di donne che finiscono dentro questa rete per aiutare le famiglie in difficoltà. Mentre fino a qualche anno fa eravamo pronti a condannare chi esercitava questa attività per rincorrere un guadagno facile, oggi viene normale comprenderli, visti i dati allarmanti della disoccupazione, soprattutto quella giovanile. Si stimano circa 140 mila clienti al mese per un giro d’affari che va da 1 a 2 miliardi di euro annui. Sono i numeri a fare di questo mercato un vero e proprio business che in Italia è tutt’oggi illegale».
Tutte le protagoniste del film, hanno una caratteristica propria, ma tutte hanno un unico comune denominatore: fragilità.  C’è chi si butta nel sistema per aiutare il proprio uomo, c’è chi è alla ricericerca del vero amore, chi alla ricerca di un lavoro e chi semplicemente per il gusto di farlo.  Addirittura viene detto da una protagonista : “Io qui mi sento amata”.

Cosa ti senti di dover consigliare a queste fragili persone?

“Io credo che queste ragazze, debbano trovare il proprio valore personale, non avvantarsi dell’accettazione, attraverso l’ utilizzo del proprio corpo, ma di ricercare magari un punto, ad esempio all’interno della propria famiglia, tra amiche, non buttarsi via.” Guardando il film si  evince  una particolare attenzione, quasi un coraggio al denunciare, un altro dei problemi attuali, cioè quelle tipologie di aziende che attraverso false promesse di assunzione, sfruttano le persone e molto spesso sottopagano e non assumono mai.

Pensi che il tuo film possa esser d’aiuto al problema?

“Non solo in questo tipo di mercato si viene attratti in modo illecito con illusioni e promesse, è un meccanismo dal quale se ne viene fuori solo avendo il coraggio di “denunciare”, solo così si riesce perlomeno a proteggere. Oltreché  far campagne d’informazione.”

Mirca come hai scelto le figure per il tuo cast?
“Principalmente ho voluto scegliere delle figure emergenti, disinibite, dato che il film è molto forte. Abbiamo fatto molti casting per trovare le figure adatte, alcune provenienti dal mondo della moda, altre dal mondo della notte by night. Mentre per le protagoniste principali avevo già in mente le figure.
Cito una tua frase: “Il successo è sempre molto pericoloso, ti fa perdere il senso della realtà”
“Si il successo è pericoloso, quando non si riesce a gestirlo, in ogni caso oggi c’e,  domani non più,  viene e va,  quindi l’importante è sentirsi sempre bene e a posto con se stessi. Io poi sono sempre stata schiva nel mettermi in mostra, oggi  c’e’ il film, quindi bisogna promuoverlo e lasciare che se ne parli, altrimenti io me ne starei benissimo a casa con la mua famiglia”.

Gia’ perche’ tu hai due figli grandi. Che rapporto hai con loro?
“Ho un rapporto bellissimo. Li adoro. A volte come tutti ovviamente critico. Tutti i figli criticano i genitori, anche io ero cosi con i miei,  penso sia normale. Ora ch son diventata grande ho capio tante cose, però quando ero piccola non le capivo. Sono anche critici sui miei lavori, sia in positivo che negativo. Stiamo bene insieme”. Fondamentalmente cerco di seguirli, ma lasciandoli liberi di fare, anche se sbagliano, in modo che possano crescere”.

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Mirca che segreto usi per  essere così eternamente diciannovenne? Che rapporto hai col cibo?
“Fin da ragazzina ho sempre avuto un buonissimo rapporto col cibo, ho sempre mangiato in modo equilibrato e sano, introducendo nella mia dieta una alimentazione soprattutto naturale, anche perché ho un fratello nutrizionista che ha anche scritto dei libri, quindi siamo cresciuti con un concetto di alimentazione sana. Cerco di mangiare principalmente prodotti biologici . Mangio poche cose che contengono molti grassi  e poca carne rossa. Per il resto mangio di tutto”.

La colonna sonora del film include una canzone di Silvia Tancredi “The Cage”, oltre ai brani “The dance is over” (Ben Cocks), “Kandahar” (Robert J Walsh), “Get Crazy” (Jaden Michaels, Joachim Svare, Joleen Belle), “La Violeta” (Pájaro Canzani), “Mech March” (Jason Everette Donnelly), “Dancing” (Fay Hallam & The Bongolian) e “Grey” (Nicholas Gallo e Alessandro Viale).

Sinossi
Alice, Rossella e Martina sono ragazze come tante, con i loro sogni e le loro aspirazioni. Le tre, oltre a una solida amicizia, hanno una cosa in comune: fanno le cam girl. In un periodo in cui la crisi ha ridotto i salari e il lavoro fisso sembra una chimera, per tre belle ragazze il modo più semplice e rapido per sbarcare il lunario è mostrarsi nude in webcam. Il guaio è che l’agenzia per la quale lavorano, la Sexycam, accampa scuse per non pagare il dovuto. Quando Alice apprende che lo stage presso l’agenzia pubblicitaria non si trasformerà, come sperato, in un’assunzione, decide che è giunta l’ora di prendere in mano il proprio destino e quello delle sue amiche, anche loro stanche di essere sfruttate per pochi euro. L’idea di Alice è semplice quanto rischiosa: mettersi in proprio per allestire una loro agenzia di cam girl. Alle tre si Gilda, 22enne cameriera del bar dove le ragazze di solito si riuniscono. Per avviare il loro nuovo sito, ‘Cam Together’, Alice si serve dell’aiuto di Giovanni, un abile e scaltro dirigente dell’agenzia pubblicitaria dove anche lei lavorava. Ma l’iniziale euforia è destinata ben presto a spegnersi quando subentrano le prime difficoltà, economiche e sentimentali delle ragazze.

di Cinzia Veneziano
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